In un anno imprecisato, pochi giorni prima di Natale, la guardia di finanza, con un blitz, sequestrò i registi dell’officina di Babbo Nicola, dove ormai lavoravano centinaia di elfi, e sulle prime pagine dei quotidiani cominciò a sorgere il caso NATALE.
Il signor Nicola ,per i giorni che lo videro al centro dell’attenzione, continuava a sorridere imperturbabile ai fotografi fuori dai tribunali e rassicurava i fans circa l’equivoco su cui si basava tutta quella baraonda: “ E’ solo un errore!”
Inspiegabilmente il caso venne chiuso in un tempo relativamente breve e venne fuori che aveva infranto qualche regola irrisoria, forse non aveva montato le catene da neve alla slitta, o aveva dimenticato di fare qualche scontrino, non ricordo, fatto sta che i suoi avvocati in gessato blu e pelliccia di lupo siberiano riuscirono a farlo uscire pulito dalla faccenda con la sola noia di dover pagare una multa che avrebbe potuto sostenere pure la paghetta di un bambino.
Pochissimi, tra lo scalpore mosso, notarono il trafiletto a pagina 32 di un giornale minore che insinuava sospetti circa la morte del magistrato che curava il caso NATALE con annessa scomparsa dei registi, l’articolo a prima pagina intitolato “giustizia è fatta” evidentemente basta a tutti.
Da quel giorno il nonnino grassotto cominciò ad essere chiamato “babbo Natale” e il suo nome volò di bocca in bocca anche più veloce della sua slitta.
L’opinione pubblica dimenticò ben presto il caso sconveniente e il plauso intorno all’uomo aumentò a dismisura. Quanti regali! Quanta gioia peri i piccoli piezzi e core di tutte le mamme! La sua figura zuccherosa ammaliava i piccoli e intimoriva un po’ i grandi che, però, seppero utilizzare al meglio il suo potere mediatico minacciando i figli con un mancato recapito di doni.
Per molti anni la stabile figura di Babbo natale imperversò tra le favole, le pubblicità e gli spot televisivi; un omone rosso con un sacco in spalla che nessuno vede mai e che porta i doni a tutti i bambini del mondo. Mangia biscotti e nonostante la mole si cala dai camini con il suo sacco.
Ma cosa c’è di vero nella storia di Babbo natale? Da dove arrivano tutti quei regali? Come mai nessuno lo vede mai? La risposta a queste ad altre domande esiste, infatti…
…perchè è in galera? :Dmikele.
buon onomastico piccola " coronata "!!! l\’obbrobrioso sotto prodotto del tuo racconto è quello che ho incontrato io alla vigilia di natale – sicuro! – tutto bene mia cara? un abbraccio in stile natalizio… baciotti rossi e lucenti… virginia
quanto tempo che non ti passavo a trovare… e che bella sorpresa: hai iniziato un racconto ironico, divertente e tagliente (gessato blu e pelliccia di lupo siberiano…) , cattivo al punto giusto contro tutti (la morte del magistrato, i genitori che temono ma poi "sfruttano" l\’immagine di babbo natale…), estremamente criticonei confronti di un certo tipo di società capitalista (ahinoi: la nostra!) dove tutto fa mercato… Mi piace un sacco!GRANDE STE
Buon anno cara!
Ciao, me stò avedè er blogghete tuo…Si voi dai un occhiata al mio sito : http://www.chiavator.it
oggi c\’è il sole… è un buon inizio! e tu, come hai fatto andare i tuoi pensieri? baciotti